La canapa indiana viene coltivata dall’umanità da interi millenni ed utilizzata principalmente sottoforma di droga, bensì non è l’unico utilizzo principale di questa magica pianta. Continua a leggere questo articolo informativo per conoscere tutti gli aspetti sulla storia della marijuana.
Cos’è la canapa indiana?
La Canapa indiana è la classica varietà di cannabis sativa che in alcuni casi è possibile coltivare legalmente nella maggior parte dei paesi europei, grazie ad una specifica legge che regolamenta la coltivazione di varietà di cannabis sativa certificata in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea. È risaputo che la canapa indiana è coltivata da vari millenni da intere popolazioni per numerosi utilizzi. In Europa i paesi storici che coltivavano maggiormente la cannabis sativa erano l’Italia, la Francia e la Spagna.
Cosa si ottiene dalla canapa indiana: ecco i principali utilizzi
Gli utilizzi della canapa indiana sono vari, principalmente viene coltivata con lo scopo di produrre infiorescenze di marijuana che poi andranno fumate, oltre ciò può essere coltivata per la produzione di fibra di canapa e per la produzione e commercializzazione di abbigliamento ed accessori in canapa. La canapa è un materiale super ecologico, è risaputo anche che coltivare la canapa aiuta ad assorbire tonnellate di CO2, dunque molto utile a contrastare il cambiamento climatico (tema molto acceso in questi ultimi anni).
Il Proibizionismo della Canapa
Nonostante questi vari benefici elencati, purtroppo proprio nel pieno della coltivazione della canapa in Europa, con tutti i vantaggi che stava apportando all’economia e al mondo, nel 1937 in America ci fu una forte politica proibizionista che ha portato a bandire la coltivazione della canapa indiana anche ad uso medico. Dopo questa campagna contro la marijuana, tutti gli altri stati nel mondo hanno inseguito il pensiero americano rovinando una folta economia e portando il mondo ad oggi con una quantità di CO2 esorbitante (cosa che difficilmente sarebbe accaduto grazie alla canapa indiana).
Utilizzi della canapa indiana:
Produzione di infiorescenze
La produzione di cime di cannabis è uno dei principali obiettivi della coltivazione della canapa indiana, con fiori estremamente ricchi di resina e molto compatti, sono utilizzati come droga da molte persone nel mondo grazie ai suoi effetti psicoattivi su corpo e mente, è possibile utilizzarle anche come medicina in quanto è scientificamente provato che garantisce numerosi benefici sulla salute umana.
Hashish o estratti
Grazie alla produzione di infiorescenze di marijuana è possibile estrarre la resina dalle cime tramite apposite tecniche, per poi trasformare la resina piena di THC in hashish oppure creare appositi estratti di cannabis.
Fibra di canapa
La fibra di canapa è anch’essa una delle principali motivazioni per cui la coltivazione della canapa indiana è così importante, è possibile ricavare fibra di canapa dalle piante di cannabis sativa maschio essendo molto più resistenti e flessibili, così da ricavare della fibra di prima qualità!
Settore alimentare
La canapa indiana è molto utile anche per quanto riguarda il settore alimentare, in quanto i suoi semi sono ricchi di vitamine ed è anche il seme più nutriente che esista al mondo, perfetto per la dieta di noi umani come in quella dei nostri amici animali.
Conclusione
La canapa indiana offre una vasta gamma di vantaggi e usi per il consumatore moderno. Dalla produzione di tessuti alla produzione di oli e creme per la cura della pelle, questa varietà di cannabis può offrire soluzioni naturali a vari problemi. Se sei interessato a sperimentare con la canapa indiana, ti invitiamo a visitare il negozio online di Grace Genetics. La nostra selezione di semi di cannabis di alta qualità e prodotti correlati può aiutarti a portare i benefici della cannabis direttamente a casa tua. Sfoglia il nostro negozio oggi e inizia a sperimentare con la canapa indiana!